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05 Ago 2021
Vi sono numerosi indicatori che mettono in evidenza lo “stato delle cose” di un settore, di un lavoro, di una azienda. Sono quegli elementi o fattori, preferenzialmente economici ed operativi, che restituiscono una immagine chiara e realistica del momento e dello scenario che stanno vivendo.
Nel costante e consueto confronto tra imprenditori del trasporto, della logistica e la Federazione, ultimamente, se ne stanno palesando alcuni che, se valutati singolarmente, possono sembrare i cosiddetti “soliti noti” ma, se collegati in un ragionamento più complessivo, forniscono una chiave di lettura decisamente più interessante, che merita il giusto approfondimento.
Ci riferiamo ai veicoli “fermi” nei parcheggi delle imprese che in questo periodo sono una vera anomalia, alla mancanza degli autisti professionali - problema la cui portata è addirittura continentale - ed ai prezzi per i servizi di autotrasporto resi dalle imprese, da sempre nel mirino di FIAP – leggasi costi riferimento - insieme ai tempi di pagamento.
Veicoli fermi e mancanza di autisti sono i due elementi della formula da analizzare per primi. Non riuscire a mettere in strada i veicoli, nonostante di merce da trasportare ce ne sia – per la necessità dei flussi logistici e dei consumi - rappresenta per l’impresa, un fattore di estrema criticità, soprattutto per le ovvie conseguenze economiche.
Ma se la componente negativa attualmente preponderante che genera tale criticità si rivela essere la “mancanza” di autisti professionali, scenario generato, a sua volta, da un modello di lavoro estremamente impegnativo – anzi per meglio dire massacrante per tempi di resa della merce, orari, tempi di attesa abnormi, traffico e cantieri, livello di attenzione, limitazioni e rischi - e altresì giudicato negativamente dall’opinione pubblica, la situazione si complica, perché a rischio è la continuità del servizio che l’impresa di autotrasporto offre ai propri clienti. Con tutte le conseguenze che possono derivare.
Siamo sicuri che siano il costo da sostenere per l’ottenimento della patente professionale o l’età minima per il suo ottenimento che frenano e fanno scegliere strade diverse ai giovani nella ricerca di una professione ? Francamente qualche perplessità emerge in modo evidente.
Forse la chiave di lettura ed una svolta si possono intravedere in un giusto riconoscimento del lavoro svolto dagli autisti – che da tempo non girano più solo il volante - ovviamente non morale, bensì nell’adeguatezza del tenore lavorativo e nella sua valorizzazione economica.
Certo è che se i prezzi per i servizi “professionali” – il terzo tra gli elementi citati all’inizio – fossero adeguati nonché coerenti con le dinamiche richieste dal mercato e del lavoro – alla faccia della gratuità declamata agganciata al marketing da taluni operatori commerciali – si potrebbe orientare la rotta verso una direzione differente.
È in questi momenti di contingentamento della professionalità e della capacità di carico che occorre cogliere l’opportunità per farsi riconoscere il giusto compenso per i servizi resi, puntuali e professionali?
È la mancanza degli autisti che sta generando questa svolta nella la consapevolezza della strategicità dei servizi di trasporto e nei prezzi riconosciuti?
Abbiamo la netta sensazione che sia così, e alcune imprese ce lo hanno fatto notare.
I servizi di trasporto e, insieme, di logistica non sono cancelleria acquistabile al miglior prezzo possibile. Anzi, la committenza avrà la necessità di professionalità, correttezza e affidabilità in modo intenso, per mantenere l’efficienza e la competitività che richiede il mercato, unitamente alla reputazione a tutela del proprio marchio. Remunerandola con il giusto prezzo, riconoscendone il valore. E la DMO - Distribuzione Moderna e Organizzata, come qualcuno l’ha denominata, separando il trasporto dal resto che gli interessa, non lo può disconoscere, lasciandolo semplicemente fuori dal cancello.
Queste sono le riflessioni, che condividiamo apertamente, indotte dall’osservazione degli indicatori che influenzano oggi lo “stato delle cose”, e da taluni fatti di cronaca avvenuti di recente, e relative conseguenze. L’impegno della FIAP nel proseguire con il lavoro di analisi e di ricerca delle migliori idee e soluzioni possibili, non ferma: #RISPETTIAMOILTRASPORTO.
Alessandro Peron – Segretario generale FIAP
Fonte: FIAP